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Mostra “iMARE CULTURE: a virtual journey around underwater archaeological sites of the Mediterranean”

L’Ambasciata d’Italia a Cipro ha il piacere di segnalare la mostra temporanea “iMARE CULTURE: un viaggio virtuale per i siti archeologici sommersi del Mediterraneo”. La mostra rimarrà aperta fino al 30 novembre presso il Thalassa Municipal Museum di Agia Napa.

La mostra è la fase finale del progetto “iMARE Culture” coordinato dalla Cyprus University of Technology in collaborazione con diversi enti, tra i quali il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR). Lo scopo del progetto è quello di sviluppare applicazioni e sistemi all’avanguardia per la realizzazione di “musei virtuali” con la collaborazione di un gruppo eterogeneo di scienziati, ricercatori, esperti museali ed archeologi.

Tra i siti presentati alla mostra vi è la città sommersa di Baia, nel Parco Archeologico dei Campi Flegrei, in Italia. Per la messa a punto del progetto di Baia sono stati testati i sistemi e le tecnologie messe a punto dall’azienda italiana 3D Research e dalla polacca Masarykova Univerzita per la visita subacquea in realtà aumentata.

In particolare, la 3D Research ha testato per la prima volta nel sito di Baia un innovativo sistema di localizzazione che consente ai visitatori subacquei di visualizzare, attraverso un tablet opportunamente scafandrato, la propria posizione sulla mappa del sito archeologico, di ricevere informazioni contestualizzate rispetto alla propria posizione e, soprattutto, di godere di una spettacolare ricostruzione 3D che mostra al visitatore come la Villa poteva apparire nel suo periodo di massimo splendore.

La ricostruzione 3D della Villa, fruibile attraverso diverse innovative tecnologie, è stata realizzata seguendo le indicazioni degli archeologi dell’ISCR. La visualizzazione subacquea in realtà aumentata rappresenta una novità assoluta nel campo delle tecnologie subacquee e l’Italia conferma ancora una volta il suo impegno nell’ambito della ricerca e cooperazione archeologica.

Il progetto è finanziato dal programma di ricerca e innovazione “Horizon 2020” dell’Unione europea. Per maggiori informazioni visitare il sito del progetto: https://imareculture.eu/